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Prevalenza varianti SARS-CoV-2 in Italia (Rapporto ISS n. 15 e Indagine Rapida ISS del 20 Dicembre 2021)

Panoramica sulla prevalenza delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse epidemiologico in Italia (tratto dal quindicesimo report ISS sulla sorveglianza genomica e dall’Indagine Rapida ISS del 20 Dicembre 2021)

Pubblicato: 14 January 2022


A partire da Aprile 2021, mese di attivazione della piattaforma integrata per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co-Gen), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome (PPAA), ha avviato e coordina un’indagine volta al controllo della diffusione delle varianti di SARS-CoV-2 di potenziale interesse epidemiologico sul territorio italiano. I risultati di tale indagine vengono rilasciati periodicamente sotto forma di report (maggiori dettagli qui).
Per facilitare il confronto e l’identificazione di varianti che possono aver aumentato/diminuito la propria prevalenza, la tabella allegata offre una panoramica dei risultati presentati nei report più recenti (dati genomici del 6 e del 20 Dicembre 2021) e di quelli contenuti nel report immediatamente precedente (dati genomici del 28 Settembre 2021).
Il presente aggiornamento riporta due set di dati raccolti nel corso del mese di Dicembre 2021. La decisione di eseguire una doppia Indagine Rapida in un così breve lasso di tempo è stata presa da ISS in seguito all’osservazione di una rapida crescita del numero di sequenze riconducibili alla nuova Variant of Concern (VOC) Omicron depositate nella piattaforma I-Co-Gen.
Prevalenza varianti SARS-CoV-2 in Italia (Rapporto ISS n. 15 e Indagine Rapida ISS del 20 Dicembre 2021)
La tabella riporta la prevalenza percentuale rilevata per quattro varianti di SARS-CoV-2, denominate variante Beta (B.1.351), variante Gamma (P.1), variante Delta (B.1.617.2) e variante Omicron (B.1.1.529) oggetto di approfondita osservazione per la loro potenziale rilevanza epidemiologica e per questo definite Variants of Concern o VOC. Maggiori informazioni riguardanti il sistema di nomenclatura adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), possono essere trovate qui.
I dati sulla prevalenza sono aggregati per Regione/Provincia Autonoma ed affiancati dal numero totale di sequenze virali incluse nell’analisi. Sono riportati anche i dati relativi all’intero territorio italiano. A Dicembre, in Italia, sono stati sequenziati un totale di 7572 genomi di SARS-CoV-2, dei quali 2127 sono stati inclusi nell’Indagine Rapida del 6 Dicembre 2021 e 2139 in quella del 20 Dicembre 2021.
La tabella riporta sia i risultati relativi ai report ISS più recenti (dati genomici del 6 e del 20 Dicembre 2021) sia quelli relativi al report immediatamente precedente (dati genomici del 28 Settembre 2021).

In base al più recente rapporto rilasciato da ISS, i cui dati genomici fanno riferimento all’Indagine Rapida condotta il 6 Dicembre 2021, e ai dati raccolti tramite Indagine Rapida il 20 Dicembre 2021, la variante Delta (lignaggio B.1.617.2 e lignaggi derivati AY.n) continua ad essere la variante più frequentemente segnalata nella Penisola. Tuttavia, è possibile osservare come la prevalenza di Delta sia andata riducendosi passando dal 100% rilevato nel precedente rapporto (dati genomici del 28 Settembre 2021) al 99,53% del 6 Dicembre ed, infine, abbassandosi ulteriormente fino ad un valore del 79,0% rilevato il 20 Dicembre 2021.
È possibile ipotizzare che tale rapida diminuzione della prevalenza della variante Delta sia riconducibile alla concomitante rilevazione, sul territorio Italiano, della nuova Variant of Concern (VOC) identificata in Sudafrica nel Novembre 2021 e denominata Omicron (lignaggio B.1.1.529 e lignaggi derivati BA.n) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ulteriori informazioni su questa nuova variante sono disponibili nell’aggiornamento dedicato sul COVID-19 Data Portal Italy. I dati raccolti il 6 ed il 20 Dicembre 2021, infatti, evidenziano come la prevalenza della variante Omicron in Italia sia andata incontro ad una rapida ascesa passando dallo 0,32% al 21,0% in un intervallo di tempo di circa due settimane. Data la rapida crescita della curva dei contagi tra Dicembre 2021 e Gennaio 2022 e l’estrema contagiosità di Omicron [1], inoltre, non è possibile escludere che tale valore andrà incontro ad un ulteriore incremento nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda le rimanenti VOC non è stato individuato alcun caso riconducibile alla variante Beta (lignaggio B.1.351) o alla variante Gamma (lignaggio P.1).

Per approfondire i dati analizzati, le metodiche applicate e le limitazioni dell’indagine qui brevemente presentata è possibile consultare il bollettino completo e la corrispondente analisi sulla prevalenza, entrambi disponibili pubblicamente sul sito web di ISS.
I documenti relativi all’ultimo report rilasciato sono disponibili ai seguenti link:

I documenti relativi al report precedente, invece, possono essere trovati ai link sotto riportati:

Fonti:
ISS (dati sulla prevalenza),
[1] “ECDC publishes new risk assessment on further emergence of Omicron variant”, ECDC